CAMPI DIGITALI

A seguito dell’emergenza sanitaria nazionale legata alla diffusione del virus Covid-19, anche la Cooperativa Sociale Campi d’Arte ha dovuto riorganizzarsi, ripensando e ricalibrando gli interventi educativi in essere attraverso un costante lavoro di confronto con le Istituzioni e i Servizi del territorio.
Da quella situazione di emergenza è nata questa sezione.

La crisi sanitaria che abbiamo affrontato ha “forzatamente accompagnato” un processo di cambiamento: nel periodo di lockdown, il 90% delle nostre attività sono state riprogettate per poter continuare a lavorare e ad offrire servizi in
sicurezza. Tutto questo ha portato alla produzione di materiali digitali, e in poco tempo ci siamo resi conto del loro valore e di come potevano andare a costituire una piccola banca dati da condividere.
Di seguito eccovi sono presenti alcuni contenuti prodotti in quel periodo sti mesi di lavoro a distanza, che abbiamo il piacere di condividere e rendere disponibili con tutti voi.
Leggere il reale, guardare al possibile, cogliere opportunità … anche nell’emergenza!

La nuova situazione ha portato con sé numerose sfide, alcune delle quali hanno riguardato nel profondo l’agire educativo, mettendo in discussione tratti essenziali del nostro lavoro. Lavorare a distanza, su un piano virtuale e non fisico, ad un educatore può sembrare un paradosso se non un ostacolo: un abbraccio, un lavoro fatto fianco a fianco, uno sguardo, un sorriso, una parola o un rimprovero detti con quel tono particolare e non sempre percettibile attraverso uno schermo; così come situazioni di stacco e leggero allontanamento, a volte necessarie e funzionali al progredire della relazione educativa…
Essenziale è stata, quindi, l’adozione di un pensiero nuovo e originale col quale affrontare l’insolita quotidianità. Le nuove parole d’ordine sono state reagire e re-inventarsi, individuando e adottando strategie educative in grado di dare forma e vita a “nuovi” tempi e spazi fisici, mentali, organizzativi, ma soprattutto emotivi e affettivi, tempi e spazi di presenza, gli uni per gli altri, consapevoli della ancor più marcata centralità del nostro ruolo in questa situazione.
Con queste premesse, seppur con caratteristiche differenti, le attività sono continuate perché forte è stata la volontà di reagire a questo contesto emergenziale, cercando di tutelare le attività lavorative a sostegno dei soggetti più deboli.